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Psicologo Bologna

Il disegno

Ho sempre amato il disegno, in tutte le sue forme emi ha accompagnato in tutti i momenti della mia vita.

Quando l'ho incontrato nella pratica clinica è stata una nuova rivelazione!

Il suo potere, il potere della creatività, mi emoziona ancora moltissimo.

L'uso del disegno si è rivelato utile in campo psicologico e rappresenta uno strumento terapeutico non verbale molto efficace, sia con l'adulto che con il bambino.

Favorisce l'espressione emotiva e il contatto della persona con se stessa e i propri bisogni.

Se usato in modo mirato aiuta a migliorare l'autoconsapevolezza, come processo di riconoscimento delle proprie risorse personali.

"Incoraggiare lo sviluppo di attività di simbolizzazione nelle persone significa attivare tutto ciò che riunisce la persona con se stessa, con gli altri e con il mondo. Quindi è utile a prevenire o a curare la sofferenza data dall'isolamento materiale e psichico delle persone" (Puviani, 2006).

Negli anni ho sviluppato un interesse crescente verso le diverse forme di espressione e di comunicazione che ogni individuo ha a disposizione. In particolare ho approfondito la conoscenza e l'uso dello strumento del disegno, dei simboli, del gesto, del colore.

Accanto al disegno e spesso contemporaneamente, utilizzo tecniche di scrittura espressiva che, proprio per l'assenza di vincoli strutturali, aiuta nella libera espressione di emozioni e libere associazioni.

Utilizzo tecniche di respirazione per il rilassamento corporeo.

 
 

Il lavoro terapeutico con il bambino: il viaggio dell'eroe

Quando parliamo di eroe viene da pensare alle storie fantastiche, alla magia e a poteri soprannaturali.

Quando c'è un eroe di solito ci sono anche dei cattivi da sconfiggere e luoghi oscuri da attraversare.

Se ci pensiamo bene questo ha a che fare con i bambini ma anche con gli adulti.

Le storie raccontano di noi e del nostro ciclo vitale: ogni volta che finisce un ciclo ne comincia un altro, proprio come avviene per i cicli naturali del giorno e della notte, delle stagioni, della vita e della morte.

Il lieto fine dura solo finchè non inizia un altro viaggio.

È così che il bambino affronta i piccoli grandi problemi del suo quotidiano.

Ogni sfida nuova o ogni cambiamento è un viaggio: l'ingresso nella scuola, il confronto con i coetanei, i momenti di passaggio da una fase evolutiva all'altra.

Il bambino, attraverso le storie, rivive le proprie personali paure, le ansie, le difficoltà, perché si identifica con l'eroe.

E con lui compie un viaggio pieno di ostacoli, dal quale torna trasformato, perché le storie aiutano a elaborare le proprie emozioni, a riconoscere e a dare voce ai propri bisogni profondi.

La mappa del viaggio di trasformazione dell'eroe prevede alcune tappe importanti che si ripetono sempre: uno stato iniziale di pace ed equilibrio che viene puntualmente messo in crisi da un evento, un cambiamento, che richiede all'eroe di intervenire direttamente e risolvere il "problema". L'eroe spesso viene chiamato a partire e il viaggio che compie è il viaggio interiore di crescita e di cambiamento, che porta ognuno di noi da un modo di essere ad un altro.

Ecco perché uso le storie nei percorsi con i bambini. Sono storie personali, che il bambino crea insieme a me durante gli incontri. Io lo accompagno fornendo stimoli e suggerimenti per aiutare i bisogni nascosti ad emergere, per indirizzare il percorso del bambino in modo che sia funzionale all'autoconoscenza e al suo benessere.

Per fare questo utilizzo la simbologia del disegno, secondo l'ottica di Jung.

Ogni simbolo, ogni colore, la loro collocazione nel foglio, il tratto, tutto ciò che il bambino mi offre rappresenta un messaggio da leggere e decodificare per potere rispondere in maniera adeguata.

Diventa un dialogo tra il terapeuta e il bambino, utilizzando un linguaggio caro e conosciuto dal bambino, il disegno.

Il risultato è una storia a colori ricca di significato per lui e totalmente personale.

Di solito il risultato è anche un bambino più sereno.

 
 
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